Tasco Rossi farà una delle tappe del suo prossimo tour in Sacra Famiglia, a Inzago. Eccezionalmente, il re del rock italiano si esibirà in una sala dedicata
del seminterrato, e canterà con la sua band. Vicino, vicinissimo, quasi da poterlo toccare. Non è un sogno, ma una quasi-realtà che sarà presto possibile grazie a una innovativa piattaforma multisensoriale portatile, una specie di
carrellino proiettore che racchiude in sé infinite possibilità, tra le quali c’è anche quella di “trasformare” una stanza in un ambiente qualsiasi (un fondale marino, un bosco, una spiaggia, un museo, uno stadio), su misura dell’utente, in
cui potersi letteralmente immergere.
Il progetto, che si deve al sostegno della Fondazione Lism presieduta da Maria Emanuele, partner di Sacra Famiglia per la sede di Inzago, si chiama SENSEi: ideato da un giovane docente del Politecnico di Milano, l’ingegner Mirko Gelsomini, è una tecnologia che può essere installata in una forma fissa, sul soffitto di un ambiente, oppure in forma “nomadica”, ovvero trasportabile su ruote. Ed è in questa modalità che una neo designer del prodotto, Anna Moruzzi, ha progettato il “carrellino” di Inzago. «Si chiama Aura ed è costituito da una serie di pannelli lisci (foto) all’interno dei quali trovano spazio un proiettore verticale, un proiettore orizzontale, luci colorate, un mini computer, telecamere e sensori», spiega Gelsomini. «A questa piattaforma mobile possiamo aggiungere oggetti satellite per fornire nuovi stimoli». Tra questi, per esempio, una pedana vibrante, una macchina sparabolle, un ventilatore, una lampada riscaldante, una luce portatile colorata, un tablet e perfino una “bacchetta magica”, ovvero un airmouse che permette di impartire comandi ad Aura da qualsiasi posizione, anche a distanza. L’intento è quello di offrire agli ospiti con disabilità acquisite, anche gravi, la possibilità di adattare le tante opportunità offerte dalla struttura mobile alle proprie esigenze, possibilità e desideri. «La mia attività di ricerca è sempre stata volta a ideare prodotti di robotica e sistemi di realtà virtuale per la disabilità intellettiva», spiega Mirko Gelsomini, «ma desideravo che le mie soluzioni avessero un impatto più importante della mera ricerca. Per questo ho pensato a Sacra Famiglia».
È partito cosi un percorso di collaborazione che ha visto gli esperti del Politecnico da una parte, e i professionisti di Sacra Famiglia di Inzago dall’altra; nel corso di una serie di incontri facilitati da Tu-Dù, uno strumento ideato dalla
designer della comunicazione Cristina Pelizzari, i nostri operatori hanno coprogettato con i tecnici il sistema, provando a immaginare il modo migliore con cui gli ospiti avrebbero potuto utilizzarlo. «Caratteristica fondamentale
di SENSEi è il suo essere non solo multisensoriale, ma anche e soprattutto multimodale», conclude Gelsomini. «Permette cioè all’utente di interagire con il sistema in molti modi, a seconda delle proprie peculiarità e funzionalità»,
L’esempio del concerto di Vasco è solo uno dei tanti: la direttrice di Inzago Valentina Siddi e tutta l’équipe della sede hanno già immaginato esperienze a misura di ospite da realizzare grazie ad Aura. A titolo di esempio, si potrebbe far rivivere l’ebbrezza di guidare su una strada che corre lungo il mare su una decappottbile, magari con la brezza sul viso data dal ventilatore. Chi ha nostalgia dei viaggi potrebbe visitare Parigi, New York o qualsiasi città… Le possibilità sono infinite. «Presto saremo pronti», annuncia Valentina Siddi, «e contiamo di coinvolgere tutti i nostri ospiti, nessuno escluso». Per ricominciare a
viaggiare, e non solo con la fantasia.